Monthly Archives: September 2014

Me ne sto seduta alla scrivania del lavoro a contemplare fuori dalla finestra gli immensi pioppi che fortunatamente coprono lo scempio di questi palazzi neri senz’anima. I colleghi, per lo più sconosciuti, passeggiano qui sotto in abiti grigio-scuri e cravatte color pavimento del bus, mentre la luce del mezzogiorno scivola tra le foglie e tinge tutto di un caldo color oro.
E’ l’ultimo giorno di settembre, e questo significa che già da qualche settimana ho compiuto trent’anni. Non ricordo come pensavo che sarei stata a questa età, e a dire il vero non ricordo nemmeno se io mi sia mai chiesta una cosa simile.
Mi sento incredibilmente bene. Non ho termini di paragone, non ho aspettative da riscontrare, non ho ambizioni particolari da corrispondere e forse è in questo che intravedo il vero lusso di questo pezzo di vita.

Non c’è una sola cosa che mi manchi, a parte forse del tempo. Quello sì, è sempre poco.

Quando torno dopo il lavoro, a volte compro dei fiori freschi, i garofani che piacevano tanto alla mia bisnonna o grossi mazzi di erica rosa. Li sistemo in un vaso, cammino scalza sul legno, annaffio la menta sul davanzale e il melo selvatico che tu mi hai regalato, mentre il sole inizia a tramontare e le bambine nel palazzo di fronte contano ad alta voce fino a cinquemila.
Le giornate si sono fatte corte, ma l’aria sa di buono, sa di settembre, e la vite sulla casa sta diventando rossa. Aspetto il tuo ritorno e non mi serve altro.

IMG_3621.JPG

IMG_3699.JPG

IMG_3948.JPG