Monthly Archives: March 2006

di una nomina


E’ una giornata di semi sole che sembra promettere bene, tornata dalla lezione di Panebianco ho trovato nella buchetta uno dei miei migliori acquisti su ebay,  e soprattutto la nomina per lavorare ai seggi delle politiche.
A parte che io adoro lavorare ai seggi e l’ultima volta mi sono persino improvvisata segretaria, ma la nomina significa anche un introito sicuro per le mie povere tasche di studentessa. Gioia e soddisfazione quindi. 
Per il resto sarà veramente ora che io mi metta a studiare o tutto volgerà alla tragedia in un battito di ciglia.

di un lavoro, dei libri abbandonati, della gente

Apro gli occhi  e c’è un sole pallido che illumina i tetti, tento di allungare il braccio per individuare la Polpetta nelle pieghe del piumone ma mi pare che mi costi una fatica terribile. Pian piano riprendo coscienza e mi compiaccio di aver dormito mille ore, contemplando le lancette della sveglia puntate sulle undici.
In questi giorni in cui non ho scritto ho fatto il lavoro di intevistatrice al centro commerciale Lame, e come sempre mi sorprendo di quanta gente pazza esista al mondo. Mi è successo un po’ di tutto, dal settacinquenne che mi ha proposto seriamente di mantenermi e lasciarmi tutta l’eredità al fatto che ho trovato su una panchina il mio primo libro vagabondo ispirato al bookcrossing.
Ho avuto a che fare con gente che mi chiamava bel bocconcino, con esauriti che mi trattavano di merda, con persone che avevano un dannato bisogno di parlare e con un sacco di gente stressata e frettolosa. Ho toccato con mano la nevrosi che invade la nostra società decadente, e ho incassato un bel po’ di maleducazione ma anche di umanità e gentilezza. E’ stata dura, ma come sempre tutto cio’ mi arricchirà e mi renderà una Segretaria delle Nazioni Unite  migliore. Applausi.

elisina e il voto

Scopiazzando Gabriele ho effettuato un test carino che in base ad alcune domande chiave individua la personale distanza ideologica dai vari partiti. Quindi se siete confusissimi e non sapete per chi votare provatelo e  VE LO DIRA’ LUI  :
http://www.voisietequi.it/risposteUtente

Purtroppo ho scoperto che mio malgrado continuo ad essere una irrecuperabile KOMMUNIST senza speranza.
Che fare? Nulla…non possiamo impedire alla nostra natura di parlare. Ma il giorno fatidico del voto darò fondo a tutte le mie riserve di moderazione e fredda analisi politica lasciatemi in dono da Pombeni e Cammarano, lo giuro.

di un cane che fa lo scivolo e d'un lavoretto

Il giovedi‘ è sempre stato il giorno che preferisco, magari è perchè era un giovedi’ il giorno in cui sono nata, non lo so.
Fatto sta che oggi è un giovedi’ piovoso, e siccome non avevo lezioni appena sveglia ho portato la Polpetta nel parco di Villa Mazzacorati dove abbiamo fatto amicizia con una serie di cani e umani.
La Beegle Luna ha umiliato la Polpetta mostrandole che sa fare lo scivolo (GIURO), e un labrador di 100 kili le è saltato in testa per persuaderla a giocare con lui, ma nonostante cio’ è stata una bella mattinata.
Ah, poi ho trovato un piccolo lavoro che mi fa proprio comodo. Penso si tratti di interviste su dei prodotti, siamo tre ragazze, dura pochi giorni ed è pagato piuttosto bene.
Nient’altro di nuovo sul fronte occidentale.

Mr.B e le domande

E’ un po’ di tempo che preferisco non parlare sul blog di politica e politici ma oggi voglio essere generosa:
per chi malauguratamente si fosse perso la puntata della trasmissione Mezz’ora con ospite Berlusconi, ecco il link ad alcuni spezzoni essenziali:

http://repubblicaradio.repubblica.it/player.php?mode=focus&ref=2168

E’ stato sublime, con attimi di puro paradiso alla frase di Mr.B. "Lei mi deve chiedere…".
Se vi va, godetevelo.

del perchè la vita non è un fumetto di corto maltese

Mi sono svegliata e guardando fuori ho capito perchè avevo dormito bene. Diluvia.
Ieri sera sono stata col ricciolino a cenare in un ristorante indiano molto bello dove abbiamo assaggiato cose nuove. In mezzo a quei tavoli eleganti ci siamo guardati felici per tutto il tempo, come i due fidanzatini di Peynet sulla panchina del parco.
Sono andata a nanna ancora sorridendo come un’ebete, e con l’aiuto della pioggia ho dormito un sonno meraviglioso, di quelli che ti svegli e per prima cosa cerchi per la casa il giornale e la briosche.
La Polpetta si è stiracchiata e ha sbadigliato spalancando quella bocca da rana che si ritrova. Ora si è acciambellata nel piumone, finge di dormire e mi controlla con un occhio aperto che non mi allontani di un centimetro da lei.
E’ amorevolmente morbosa, mi ama e io la amo, e non c’è verso che io riesca a dormire senza il suo corpicino peloso addosso.
Questa giornata è iniziata bene, fisso le migliaia di gocce che cadono fuori e penso che la felicità bisogna davvero coglierla.
I viaggi, le emozioni, gli amori, le avventure, i casini, sono tutte cose affascinanti che di tanto in tanto capitano. L’errore è aspettarsi che la vita sia sempre cosi’, un turbine eccitante, un fumetto di corto maltese. In realtà è impossibile, la vita è fatta di un susseguirsi di abitudini anche piacevoli, giornate normali, a volte di problemi.
E’ un gran lusso potersi annoiare, potersi lamentare che non succede niente.
In questa calma piovigginosa oggi mi crogiolo.

d'una gita al podere

Nella mia famiglia c’è l’abitudine di andare ad acquistare il vino nel podere dove i miei nonni sono cresciuti e siccome ieri era il giorno del ritiro delle botti siamo andati tutti a Riosto, Polpetta compresa.
Stare in mezzo a quelle colline verdi, coltivate a vigna, dove hanno vissuto i miei bisnonni,  e dove le loro case sono ancora li’ in piedi o in rovina, mi ha impressionata molto. E’ uno spaccato della mia famiglia che posso solo farmi raccontare ma che eppure mi sembra d’amare moltissimo.
Tirava un vento fortissimo che spazzava via tutto, ma c’era il sole e non faceva per nulla freddo. Ho ripensato alla guerra, ai rifugi nascosti in quelle colline dietro cui passava inesorabilmente la linea gotica, a mia nonna bambina, alla vita dura che si faceva.
Ho corso con la Polpetta a perdifiato per i prati in discesa e in un certo senso m’è venuta voglia di esserci cresciuta pure io in mezzo a tutto quel verde, alla terra, ai boschi di castagni che si alternano ai calanchi, alle chiesette antiche, alle vigne, che stanno ancora li’ come non fosse passato neanche un mese.

Le foto della Polpetta in gita collinare al Podere Riosto
le trovate ovviamente sul suo blog cliccando qui.

d'un inizio marzo

Ieri, dopo un pomeriggio col ricciolino, sono andata in centro e ho parcheggiato il motorino sotto le due torri all’incrocio fra san vitale e via zamboni. Ho gettato un sguardo veloce all’insu’, da un’angolatura che fa sembrare le torri ancora piu’ inclinate, il chè m’è bastato a constatare sintenticamente che questa città è davvero tutta la mia vita, come se nessuno avesse mai staccato il cordone ombelicale.     Presa via Zamboni ho camminato fino alle Scuderie dove avevo appuntamento con Sara e Claudia, e da li’ ci siamo infilate per l’aperitivo al Ristoro delle Fate.    Il cocktail che ho preso con arancia, pompelmo e granatina sapeva già d’estate e m’è venuto da sorridere felice, e poi è stata una bella serata.

Per il resto questo marzo prematuro sta passando tra affascinanti lezioni di Panebianco su Tucidide ed altre scabrose di statistica, i pomeriggi sono molto veloci, troppo freddi e troppo corti per i miei gusti, e le serate me le passerei tutte sotto al plaid con la Polpetta, ma è un buon momento.