Monthly Archives: February 2007

Allegoria

Forse è questa specie di primavera fuori tempo a scombussolarmi, a rivoltarmi dentro umori e sentimenti, a farmi sentire un momento felice e un attimo dopo come dentro un lugubre pozzo, ma è davvero così: mi sento indefinibile, la metà di tutto come ha detto con precisione qualcuno.
Ascolto Ludovico Einaudi e mi vengono i brividi, poi mi sveglio al mattino un po’ agitata sentendo caldo, e con un gesto infastidito scalcio in fondo al letto il piumone pesante. Ma non fa freddo nè caldo.

Ho tirato fuori dagli scaffali alcuni libri che non consideravo da molto, ci ho soffiato sopra per togliere il velo di polvere, e con un po’ di emozione ho cercato le pagine che avevo sottolineato a matita millenni fa, quando ero solo una mozzarellina.  Mi sono accorta di essere stata fortunata: fiduciosa e impreparata alla vita com’ero chiunque avrebbe potuto farmi a pezzi.
 
Ma tu, tenero cuore, amami ugualmente! Sii madre
Madre per un ingrato,  Madre per un perfido;
sorella o amante, sii la dolcezza effimera
di un autunno glorioso o d’un sole al tramonto.
BaudelaireI fiori del Male

uccidete la democrazia

Prendo a prestito il titolo del brutto documentario di Deaglio, non certo per stima o altro, ma perchè è perfetto e non mi sarebbero mai venute altre parole.
Va bene, lo so,  in Italia ha sempre funzionato cosi: per una strana convenzione si è sempre ritenuto normale che governi eletti per compiere la loro leglislatura durassero cinque, otto, dieci mesi.
Si è sempre accettato che personaggi da operetta buffa, come un Mastella, un Bossi, o un Diliberto, potessero tenere in scacco una maggioranza che è stata voluta da metà del paese.
Io tutte queste cose le so, e tralascio i miei commenti su cosa penso di questa legge elettorale e cosa penso dei politici italiani che forse credono di sedere in una assemblea di classe anzichè nel Parlamento della Repubblica…però una cosa volevo scriverla: sono così stanca.
Stanca di guardare i talk show di Vespa, di Matrix, del Ciccione, e persino Ballarò. Stanca di leggere sui giornali quello che avete o non avete fatto, stanca di andare al seggio a mettere una croce su una lista che avete già compilato voi, stanca di ascoltarvi, di rispondervi a voce alta come se mi poteste sentire, e qualche volta persino di credervi…
I governi BIS, i ribaltoni, i trasformismi, gli idealismi sbandierati e mai sentiti.
Uccidete la democrazia ogni giorno, tutti i giorni, e credo proprio che abbiate iniziato a darmi la nausea.

www.repubblica.it/2007/02//politica/governo-battuto//serra-amaca.html

moonlight sonata

Per gradini di sogni e stanchezze mie, scendi dalla tua irrealtà,
scendi e vieni a sostituire il mondo.

Annego nelle splendide parole di Pessoa e nascondo la testa sotto la sabbia, lasciando che si spieghi lui per me.
E’ un momento di grande mistero nella mia piccola vita facile, è come se fossi davanti al portello aperto di un aereo a cinquemila metri d’altezza  con addosso un paracadute di cui mi fido poco,  e dovessi decidermi a saltare nel vuoto cosmico.
Però faccio sogni bellissimi che ricordo solo a metà, mi sveglio senza voce e con la febbre, leggo guide di viaggi come fossero un romanzo, ma mi sento diversa, contenta, come dentro ad un brano al pianoforte di Ludovico Einaudi.
Mi dispiace, scrivere queste poche righe mi pare un compito di una difficoltà pazzesca, nessuno capirà un bel niente tantomeno io, ma fa lo stesso…la me stessa del futuro se mai rileggerà qui avrà certamente pietà.

ciambella tiratardi

Domenica pomeriggio, fuori dalla finestra il sole che sbatte sopra i tetti delle case è un po’  incerto e sembra infrangersi sulle tegole senza produrre alcuna calore, solo luce.
Questa giornata è cominciata tardi e sta sfilando via veloce. Mi sono addormentata verso le 4 del mattino con la testa aggrovigliata di pensieri sulla bella serata al CafèLoRe, e mi sono svegliata all’ora di pranzo con i capelli arruffati.
Ora vado a fare un po’ la lucertolina al sole con la Polpetta.

un piede nella fossa!

A ventidue anni non è chiaro se devi considerarti ancora una specie di adolescente tardivo a cui la società impedisce di rendersi indipendente, o se invece sei già entrato a tua insaputa in quella fase della vita in cui non festeggi più compleanni e ti vengono i dolori reumatici.
Ecco, fino ad oggi languivo piacevolmente nel dubbio, ma da quando stamattina Sara ha pronunciato la parola CASA insieme alla parola MUTUO allora ho capito che non c’è scampo: siamo davvero entrate nel mondo dell’ "adultezza", che ci piaccia o meno.
L’aspetta positivo di questa infelice presa di consapevolezza è sentire Sara fare progetti su un futuro a Bologna e non altrove, e quindi sapere che non sparirà nel nulla da un giorno all’altro lasciandomi nello sconforto piu’ totale.
Intanto proseguo la mia esistenza da ciambella: sabato e domenica lavoro come hostess in due posti diversi, lunedi di nuovo lezioni e di conseguenza quintali di libri da leggere.
Con tutti i lavoretti che sto facendo i progetti astratti di viaggi mediorientali cominciano quasi a sembrare realistici, e Stefano mi ha dato addirittura la sua parola d’onore che il viaggio SI FARA’!  Vedremo.
Comunque, vecchiaia che avanza a parte, ci sono tutte le avvisaglie di avere iniziato un bel periodo.

l'infarto a 22 anni NON è BENE…

AIUTO…STO MORENDO DI FELICITA’!
Tutta la mia più sentita riconoscenza e devozione eterna va agli DEI di ogni religione, pagani e non, ai santi alle sante e ai martiri cristiani, a Madre Natura, alla Madonnina di San Luca, e a qualsivoglia presenza eterea che, intenerita dalle mie preghiere notturne, abbia in un qualsiasi modo influito sul mio esame di Macroeconomia.  Grazie grazie grazie!!
Ho addosso la stessa andrenalina psicotica che puo’ ritrovarsi uno che ha vinto la maratona di new york, o magari un musicista jazz dopo un concerto fighissimo al Blue Note!
A farmi delirare non è tanto il fatto che gli esami mancanti alla laurea si contino sulle dita di una mano, è proprio che mi sono liberata da un peso pesissimo, e ora mi sento leggera e felice.
E poi anche il resto non va affatto male: abbiamo festeggiato il compleanno di Silvia di cui resta a imperitura memoria la bella foto che ci ha scattato il proprietario del Rovescio, tra un po’ iniziano le nuove lezioni in facoltà che affronterò eroicamente insieme a Claudia, la Polpetta il ricciolino e la mia famiglia stanno bene (la Sarina è un po’ influenzata ma guarirà presto), e questa sera esco a festeggiare.
Non posso chiedere un fico secco di più.