Monthly Archives: July 2015

Tempo

image

È Luglio, la Grecia è nel baratro, mentre Bologna è immobile, incendiata dal caldo. Noi tre siamo barricati nel fresco artificiale di casa, a dormicchiare, immaginare viaggi scapestrati, e persino a fare portapiante in macramè, ma di quelli facili con i tutorial su YouTube a prova di deficienti che durano tipo quattro minuti e mezzo.

Non scrivo da un sacco, anche se moltissime volte avrei voluto farlo e mi ha fermata banalmente la pigrizia, la fatica di ricordarmi la password del blog o di sbatacchiare i tasti (giuro).

Lo so che sono fatiche di poco conto, ma passando l’intera settimana con la testa completamente assorbita da cose estranee e pressanti, ogni singolo momento di vuoto è un miracolo da celebrare nel silenzio.

Sto bene, la mia famiglia sta bene, sono innamorata, mi sento amata, non ho problemi di denaro e so farmi bastare quello che ho. Bestemmio al lavoro, ma il lavoro c’è e quindi okay. Non chiedo null’altro, nemmeno di fare la creatrice di vasetti di ceramica, che pure sarebbe una figata pazzesca. Va bene così, ecco, proprio così.

È che siccome le cose vanno bene da molto tempo, cioè quantificando da almeno 7-8 anni, ultimamente sto un po’ in guardia, e questa è una cosa che non mi piace. Vorrei prendere il tutto con gratitudine e tranquillità, senza pensare che può solo andare peggio, anche se con ogni evidenza è proprio così.

Questo nostro piccolo mondo incantato, la nostra cagnetta, tu ed io, le coperte di cotone a righine, le mie piante rigogliose, la tua tazzina di ceramica, la luce fondente di questo pomeriggio, persino la polvere sulla libreria e le tegole rosse dei palazzi… Ogni cosa è destinata a finire, un giorno, non è una assurdità?
Non so perché ci penso così spesso, vorrei non farlo.

Mi chiedo quanto possa durare la felicità, quanto possa durare una buona vita, e se è vero che anche fra cent’anni sembrerebbe troppo presto.
Non so a chi chiederlo e non sono sicura che cambierebbe nulla saperlo.